25 Ottobre 2013 • 2 commenti

Capodanno a Rio de Janeiro

Grandi viaggi

Dopo il primo post sul Brasile, centrato su San Salvador de Bahia, prosegue il racconto di viaggio di Ginevra Freni. Un viaggio in Brasile durato un mese, svolto nel mese di dicembre 2012, esattamente un anno fa. La seconda tappa è Rio de Janeiro.

Rio de Janeiro – um encanto diferente

Dopo aver trascorso il Natale a Bahia, tradendo la tradizione italiana del cenone natalizio accompagnato dalla tombolata e dal panettone, mi stavo preparando ad un indimenticabile capodanno a Rio de Janeiro.

Natale in brasile

Nel volo aereo da Salvador de Bahia a Rio de Janeiro, sognavo ad occhi aperti, ripensavo alle musiche e ai fascini di Bahia, guardavo le fitas colorate (braccialetti tipici bahiani) che avevo al polso … ripensavo all’ultimo giorno trascorso a Salvador, tra i magnifici colori della famosissima Egreja NS do Bonfin.

Egreja NS do Bonfin, Bahia

Questa chiesa è molto importante per i suoi devoti, si sostiene che al suo interno siano stati compiuti dei miracoli, delle vere e proprie guarigioni.
I nastri colorati, le fitas, che decorano tutta la chiesa sono i simboli di questa credenza popolare, nonché l’immagine stessa di Bahia; la tradizione vuole che prima di legarsi una fitas al polso, con tre nodi, debba essere fatto il segno della croce, dopo di ché il desiderio espresso si avvererà non appena la fitas si romperà (ma senza barare, si deve rompere da sola per l’usura).

Con i miei desideri legati al polso e il ricordo vivo delle bellezze di Salvador, ecco che in poche ore mi trovavo nella magica Rio de Janeiro.

Rio de Janeiro vista dal Pan di Zucchero

Rio de Janeiro, che significa letteralmente “fiume di gennaio”, deve il suo nome al avventuroso Gaspar de Lemon, che partì dal Portogallo per arrivare nelle acque della Baìa di Guanabara nel gennaio del 1502, che scambiandola per la foce di un fiume battezzò col nome di Rio de Janeiro. 1° gennaio, 40°, spiaggia di Ipanema

La Cidade maravilhosa … così viene soprannominata Rio, dai Carioca, i suoi abitanti. Rio è una città unica che riesce ad incantare chiunque vi capiti. La sua originalità parte dall’aspetto geografico (montagne, foreste tropicali, spiagge meravigliose), all’infinità di attrattive, all’incontro di molteplici diversità culturali. Sicuramente non è oro tutto ciò che luccica, Rio ha anche i suoi aspetti negativi, come gran parte del sud America, soffre di un altissimo tasso di criminalità e diseguaglianze sociali. Rio dal Pan di Zucchero

Da non perdere è le gita in funivia del Pan di Zucchero (Pan de Acucar), da questa altezza, 396 metri, si può ammirare un paesaggio mozzafiato, accompagnato dall’emozione di essere sospeso nell’aria, impossibile da scordare: durante l’intero tragitto la funivia tende ad oscillare! 

Si possono ammirare altre angolature di questo panorama emozionante sia dai piedi del Cristo Redentor posto sul Corcovado (710 metri), sia dalla Vista Chinesa, dove si trova una pagoda in stile cinese, a 380 metri di altezza, nella Foresta tropicale di Tijuca.

Cristo Redentor dal Giardino Botanico di Rio de Janeiro

 Il quartiere più vecchio della movida di Rio è Lapa. In questo rione molto suggestivo, possiamo trovare locali, uno accanto all’altro, che ogni sera accolgono musicisti di rilievo che spaziano con i loro repertori dal Samba alla Bossa Nova allo Choro (letteralmente lamento che per il compositore classico Villa Lobos rappresenta l’essenza dell’anima musicale brasiliana). 

Ausier, musica Choro

Un amatissimo e frequentatissimo locale storico di Lapa è Rio Scenarium, un locale su tre piani che offre sempre ottima musica in un contesto molto particolare e curato. Da non dimenticare, mentre si ascolta della buona musica, di assaporare una freschissima Caipirinha (frutta, ghiaccio, zucchero, limao e cachaca) al maracuja (frutto della passione).

Un’emozione indimenticabile è stata assistere al carnevale della Mangueira organizzato dalla omonima scuola di Samba all’interno di una favela. I ragazzi di questa scuola si sono aggiudicati l’8° posto in graduatoria al Carnevale di Rio del 2013.

Copacabana beach

 Sicuramente per un europeo che è abituato a festeggiare il Natale e il Capodanno al freddo, venire ai tropici e ritrovarsi a 40° è un’esperienza scioccante e indimenticabile.

Rio ha un fascino irresistibile che esplode in tutta la sua grandezza durante la festa di capodanno, che trova il suo centro naturale nella famosissima spiaggia di Copacabana celebrata dal poeta e cantante Vinicius de Moraes. Capodanno in bianco a Copacabana

La tradizione a capodanno vuole che si indossi un abito nuovo bianco, simbolo di armonia e di pace, o un abito del colore-simbolo di quello che si desidera per l’anno successivo: per esempio il rosso rappresenta la forza e la passione, il giallo i soldi e la prosperità, l’arancio il successo, il blu l’armonia e tranquillità, il verde, infine, la speranza, la salute e l’equilibrio.

Prima della mezzanotte vengono lanciati in mare 3 fiori uno rosso, uno giallo e uno bianco, mentre si esprime un desiderio. Inoltre per assicurarsi che il desiderio si realizzi si deve mangiare tre chicchi d’uva a mezzanotte in punto.
Tutta la notte la spiaggia è affollata di persone, e sulla battigia spuntano piccole montagnole di sabbia che accolgono candele, statuette votive e erbe offerte agli orixa (le divinità del Candomblé) per il buon augurio per l’anno che viene.

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[…] L’itinerario si sviluppa in tre tappe principali: la prima a Salvador de Bahia, la seconda a Rio de Janeiro e, infine, la terza nello stato del Minas Gerais, da Belo Horizonte ai villaggi del Cerrado al […]

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