29 Agosto 2014 • 1 commento

Istantanee della Tailandia

Grandi viaggi

Quest’estate alcune persone che conosco sono state in vacanza in Tailandia. Tramite i loro racconti di viaggio e le foto postate su Facebook, tanti ricordi sono riaffiorati. Ho fatto il conto: sono passati 10 anni esatti (partii il 3 agosto del 2004!) da quando ho fatto il mio viaggio di 2 settimane in Tailandia con Avventure nel Mondo. Il diario di bordo lo trovate sul loro sito, glielo scrissi anni fa, quando ancora l’idea di aprire un mio blog di viaggi, manco mi frullava per la testa.

Mi è venuta voglia di scrivere qualcosa su questo argomento, ma voglio riordinare le idee. Intanto ho chiesto a Grazia, di condividere con me non soltanto le foto ma anche alcuni appunti di viaggio. Ecco le sue parole. Grazie per due motivi: per aver condiviso questo materiale e per avermi riportato alla mente un viaggio che mi piacque tanto.

Appunti di un viaggio in Thailandia
Agosto 2014

Credits foto e testo successivo: Grazia Collini

Sono partita per la Thailandia l’8 di agosto con un po’ di trepidazione, sia per tutti gli aerei che dovevo prendere e per le ore che dovevo passarci sopra, sia perché diverse persone, comprese le ragazze della agenzia di viaggi sotto casa, mi avevano detto: “O che ci va a fare ora in Thailandia? Piove sempre!”. In realtà il numero degli aerei ha fatto sì che alla fine mi sentissi una viaggiatrice quasi tranquilla, anche se il viaggio è davvero lungo ed è quasi impossibile dormire a meno di non viaggiare in businnes. Il fuso è di 5 ore e un po’ di sfasamento lo porta. Quanto al tempo abbiamo avuto un paio di temporali, brevi, un paio di giorni velati e poi sempre sole, con una temperatura accettabile.

Il mare in Thailandia

In nostro giro thailandese comprendeva una settimana a casa di amici, al mare, nel sud della Thailandia, in un posto a circa 150 Km da Phuket, per citare un posto famoso, e qualche giorno di tour turistico al nord.

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Ovviamente non posso consigliare la casa degli amici, pena perdita dell’amicizia, però accanto a loro, sulla spiaggia c’è un resort molto bello e non troppo caro gestito da due francesi “Le passe-temps”.

L’aereo porta da Bangkok a Krabi e dopo una quarantina di minuti si arriva su questa lingua di terra che si affaccia sulla baia di Phang Nga dove galleggiano i mille isolotti naturali più o meno grandi che si possono visitare, esplorare e godere, fissando una barca.

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La spiaggia davanti al resort Le passetemps e alla casa dei miei amici, è molto bella, ma il mare ha il fondo un po’ fangoso quindi non è trasparente come noi ci aspettiamo sempre dai mari tropicali e ci sono spettacolari variazioni di marea per cui al tramonto il mare si asciuga per centinaia di metri, lasciando soltanto pozzanghere dove si riflettono i tramonti di fuoco.

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Con la barca partendo verso le 10 e tornando a metà pomeriggio si possono visitare le spiagge delle isole vicine (Hong, Poda, Chicken Island), quelle sì sono come ci aspettiamo dai mari tropicali! Sabbia bianca, fine, mare trasparente e acqua calda.

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E’ tutto molto semplice: i barcaioli ti portano dove desideri, mettono la barca all’ancora e aspettano quando vuoi tornare indietro. Il prezzo è in genere sui 400-500 Baht per tutto il giorno (meno di 10 euro).

isole in taiandia

In questa zona c’è anche la possibilità di fare un giro in canoa dentro la giungla a Ao Thalane, circondati da scimmie e mangrovie (è un centro per gite in canoa – Sea Kayak Krabi – molto rinomato, arrivano tanti turisti anche da Phuket).

Il nord della Thailandia

Il giro turistico del nord è partito da Chiang Mai, a un’ora e mezzo circa di volo da Krabi. Abbiamo affittato un paio di tuk-tuk per la giornata e ci hanno portato a visitare i posti più interessanti, templi buddisti per lo piu’!

chang mai

Panorama di Chiang Mai

Gran parte del tempo è poi volato facendo acquisti nei mercati notturni (e diurni). Costa tutto abbastanza poco, anche i ristoranti sono, per noi, economici, il record è stato il corrispettivo di 35 euro in 7, anche se devo dire quella sera non abbiamo mangiato granchè bene. A Chiang Mai le strade sono fitte di centri massaggi, dall’aria non proprio asettica e di bar dove la sera stazionano signorine dall’aria molto disponibile, molto deluse quando vedevano che i nostri uomini erano accompagnati.

Abiti stesi dei monaci a Chiang Mai

Abiti stesi dei monaci a Chiang Mai

Da Chiang Mai con un pulmino prenotato da Firenze siamo andati a Chiang Rai, in realtà metà viaggio in pulmino e metà su una giunca di legno a motore, che viaggiava a velocità parecchio sostenuta sul fiume, affluente del Mekong.

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Intervallo con giretto sugli elefanti e ultimo giorno visita al triangolo d’oro che, in questo periodo, è quasi deserto di turisti. E’ il punto di incontro di Birmania, Laos e Thailandia, cardine in passato del commercio dell’oppio.

triangolo d'oro

Quindi.. museo dell’oppio, templi su templi, grotte, sorgenti calde (e massaggio dei piedi con i pesciolini che io ovviamente non ho fatto!).

Questo nella foto è il tempio bianco di Chiang Rai (WAT RONG KHUN), induista e buddista progettato e iniziato a costruire dal 1997 da un artista un po’ strano che riconosciamo all’ingresso del parco –una specie di Gardaland religioso e kitsch- nelle sagome di cartone; in realtà poi lo incontriamo in carne ed ossa che si aggira per i vialetti. Il tempio è in divenire continuo, tipo Sagrada Familia.

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Grazie ancora, presto il mio post!

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