5 Agosto 2016 • 1 commento

Kos: cosa vedere

MareViaggi in Europa

Ho già parlato delle spiagge di Kos, voglio ora parlare un po’ dell’isola dal punto di vista storico-culturale. Uno dei motivi per i quali ho scelto Kos come meta per le vacanze è infatti anche la ricchezza artistica delle rovine archeologiche: nel caso uno voglia fare qualcos’altro, oltre a starsene in spiaggia tutto il giorno, o fare bagni su bagni nel mare cristallino della Grecia.
Fra l’altro la scelta si è rivelata azzeccata perché il mio compagno si è infortunato al 3° giorno: meno male che potevamo andare un po’ in giro a vedere qualcosa, altrimenti si sarebbe annoiato.

nelli_kos

Kos Town

La prima città che va visitata è sicuramente Kos Town: ci sono tanti resti sia del periodo greco che romano. Purtroppo molte cose sono tenute male e la segnaletica è carente. Ma vale comunque la pena e per molte aree archeologiche all’aperto l’ingresso è gratuito.

porta_kos

La città moderna si è sviluppata intorno a ciò che resta della parte antica, perciò non meravigliatevi se a pochi metri da un’area archeologica trovate la strada dei locali e bar notturni, con birrerie, shisha bar e persone un po’ ubriache. Kos Town cambia molto a seconda dell’ora del giorno: nelle ore più calde solo qualche turista colto con macchina fotografica e guida in mano si avventura per le rovine.

western_ruins_kos

Dal tramonto in poi via libera alla nightlife per la quale è conosciuta in tutto il mondo questa isola del Mar Egeo.
Sorprende anche come convivano le diverse religioni ed etnie, senza alcun attrito apparente.

kostown

L’unica attrazione “open air” a pagamento è il Castello di Neratzia e infatti è il monumento meglio conservato. Ne parlo più avanti.

rovine_castello_kos

Tornando alla parte più antica: mi è piaciuta molto l’area denominata Western Archaeological Zone, praticamente sempre aperta. In questi scavi occidentali un tempo erano presenti le terme romane, un ginnasium, un teatro, un santuario della Ninfe e molti edifici. Oggi restano poche colonne, qualche mosaico e un pezzo dell’antico Decumano, una strada larga con tanto di marciapiedi e segni dei passaggi dei carri di allora.

Noi abbiamo provato a passarci col passeggino, visto che nostro figlio ha poco più di 1 anno, ma è stata dura. La cosa ha richiesto un po’ di sforzo e sollevamento pesi. Per fortuna ci vuole altro per arrestarci.

a_kos_con_famiglia

Dove un tempo c’erano viali, terme, case romane oggi purtroppo c’è una selva di piante selvatiche. Il tutto è molto maltenuto, senza un cartello, un’indicazione… e con i mosaici seminascosti dalle erbacce.

mosaici

I mosaici sono infestati dalla natura, gli affreschi stanno svanendo, le poche colonne in piedi possono solo far immaginare l’importanza di questa città. Ma qualcosa ci mostra la grandezza di questo luogo: c’è un mosaico coperto, molto polveroso, miracolosamente sopravvissuto a incursioni e terremoti, come quello del 1933 che rase al suolo la città. E’ il giudizio di Paride: ricordate la storia? doveva scegliere la Dea più bella fra Afrodite, Atena ed Era ed ebbe in sposa la bella Elena, cosa che scatenò la guerra di Troia. Altro mosaico abbastanza intatto quello del Ratto di Europa. Se solo rimuovessero il velo di polvere che lo ricopre..

mosaici kos

Dal lato opposto della strada c’è un piccolo Odeon di epoca romana, in gran parte ricostruito, che risale al II secolo d.C.

anfiteatro

Più vicino al mare e al centro vero e proprio c’è l’Agorà, con orari di visita ristretti. Ma se arrivate tardi, e il portone è chiuso, nessun problema. Vi sedete su uno dei numerosi bar o ristoranti limitrofi e ammirate le rovine abbandonate sul terreno, sorseggiando una birra fresca all’ombra di una palma.

kos_agora

L’area che si estende per oltre 30.000 mq include varie attrazioni: uno dei più grandi mercati dell’antichità, si mescola con i resti del Tempio di Afrodite, il Tempio di Eracle, una basilica cristiana e molto altro, in un mix di secoli e stili diversi.

agora_kos

Costeggiando questa area, in pieno centro, si accede alla piazzetta dove si trova il tanto reclamizzato albero del giuramento di Ippocrate, padre della Medicina. Stando alla leggenda questo platano dovrebbe avere qualche migliaio di anni. Gli esperti lo datano vecchio di 700 anni, che sarebbe comunque un’anzianità incredibile. Prima di essere troppo entusiasti vi dico subito che l’albero è molto malridotto, con parte della corteccia cava e  un’impalcatura di metallo per sorreggere i rami.

albero_ippocrate

Da lì con un ponte pedonale sopraelevato si giunge al Castello, baluardo contro le invasioni turche, è proprio il caso di dirlo, dal momento che la vicina costa turca è distante solo 4 km!

castello_kos_davanti_bodrum

Il castello di Neratzia è di epoca più recente – fra il 14 e il 15esimo secolo – ma ingloba materiali più antichi di origine greca e romana, se aguzzate l’occhio potete vedere fregi e pietre decorate, inglobate nelle mura o addirittura appoggiate da qualche parte.

castello neratzia

L’ingresso è di 4 euro a testa. Passeggerete lungo le mura di guardia, nella corte interna, su e giù per le scale. Insomma è abbastanza ben tenuto e suggestivo, anche se in Trentino ci sono castelli ben più belli!!!

castello_kos_town

Un’altra attrazione che merita una visita è la Casa Romana, un museo a pagamento appena ristrutturato e molto bello, a giudicare da quanto ho letto su Tripadvisor. Noi purtroppo non siamo riusciti a vederlo.

Famosissimo è il Tempio di Eusculapio, a pochi km da Kos Town, dedicato appunto a Asclepio, dio della Medicina. Pare che qui oltre alla scuola di Ippocrate, ci fossero strutture destinate a curare gli ammalati, bagni pubblici, e persino gli appestati! Era un centro famoso in tutto il Mar Egeo. Si snoda su 3 livelli, e di un tempio sono visibili alcune colonne.

Antimachia: il castello veneziano

Avevo letto su una guida locale che valeva la pena fermarsi in questo paesino per i mulini a vento e per il castello. Di mulini ce n’è solo uno, ristrutturato e molto fotografato.

mulino_kos

Per il castello effettivamente è molto imponente. Si trova pochi km fuori dal paese, sulla destra andando in direzione Kos. Chiamato anche Fortezza di Antimachia, pare che sia stato costruito dai Cavalieri di San Giovanni, sulle fondamenta di un castello di epoca veneziana. Durante le invasioni degli ottomani fu usato dagli abitanti come rifugio.

castello_kos

In effetti è un’immensa costruzione, della quale purtroppo sono rimaste le mura, due chiesette e poco altro. Non si paga il biglietto per entrare, anche se una casetta in legno all’ingresso lascia pensare che forse un tempo c’era un biglietto. Dentro non c’è niente: un’ampia distesa dove le erbacce sommergono quel che resta di antiche pietre e dove fanno capolino le due chiese.

dentro_al_castello

Dovevano essere importanti, ma sono tenute abbastanza male. C’è anche una sorta di bar, in totale abbandono. Peccato… in ogni caso il panorama da lassù è bello e capisci perché hanno costruito una fortezza a scopi difensivi su questa altura.

panorama_kos

A parte qualche scalino all’ingresso e la difficoltà nello scansare i rovi, è una visita che si può fare anche con un passeggino.

Zia

Siamo arrivati a Zia, il cui nome fa sorridere tutti gli italiani, quasi per caso, dopo aver percorso una strada stretta e tortuosa, in mezzo alla montagna. Avevo letto che tutta l’area era bella, con diversi paesini tipici, ma quando sono arrivata lì, le cose erano un po’ diverse.

zia kos

Ho capito che sotto il nome di Asfendiou si racchiudono diversi micro villaggi fra i quali Zipari, Lagoudi, Amaniou, Asomatos… alcuni semi disabitati con poche decine di abitanti.

chiesa_asfendiou

Troverete qualche bella chiesa, case diroccate sui toni del bianco, e ogni tanto una capra che sbuca. Fra tutti, quello più famoso è appunto Zia, che in realtà è molto turistico; di fatto è una strada curva dove si susseguono taverne greche e negozi di souvenir.

nelli a zia

Tranne una piccola parte pedonale, il resto del paese è una continua scorribanda di buggy e quad.

buggie a kos

Subito fuori dal paese troverete pullman interi che scaricano orde di turisti all’ora del tramonto, perché il tour che viene venduto in tutta l’isola di Kos è la “serata” a Zia, ovvero la possibilità di trascorrere qualche ora fra acquisti sfrenati, aperitivo, cena con vista panoramica al calar del sole. Bello sì, ma non l’ho trovato né romantico, né suggestivo (come riportavano le brochure). Tuttavia i negozi non sono più cari che altrove.

vacanza in famiglia in grecia a kos

Per chi ama camminare segnalo la salita sul monte Dikeo / Dikaios, la montagna più alta di Kos, circa 846 metri. Un percorso di circa 1 h e 30 in mezzo al verde porta a un bel panorama, e a una bella chiesetta (strano eh?). A Zia c’è anche una sorta di parco naturale con piante da esplorare, giochi per bambini, aree pic-nic e animali in semi-libertà, come conigli, pavone, tartarughe, anatre, daini… ai quali si può dare da mangiare.

Se ti interessa Kos, leggi anche:

Kos_castello

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[…] qualcos’altro rispetto alla vita da spiaggia. Noi abbiamo fatto qualche escursione, di cui parlo approfonditamente in un altro post. Ovviamente la vera attrattiva di Kos rimane il mare. Bello come ricordavo nei miei precedenti […]