24 Agosto 2021 • 2 commenti

Le spiagge di Kos

Mare

Sono tornata a Kos a distanza di 5 anni dalla prima volta, e ho deciso di aggiornare questo post sulle spiagge più belle dell’isola.

La Grecia ha un bellissimo mare: cristallino, pulito, privo di meduse. Il punto dolente, a volte, sono le spiagge, o almeno come le intendiamo noi italiani, perché non amiamo ghiaia e sassi. Gli stranieri su questo si fanno molti meno problemi, anche con i bambini. Ma basta avere un po’ di senso pratico o sapersi adattare, per esempio portandosi le scarpette apposta. Spesso basta girare un po’ per trovare la spiaggia adatta a noi. La temperatura dell’acqua, a giugno, è fresca, ma non fredda. In agosto ovviamente è perfetta.

Sono tornata a Kos, un’isola del Dodecaneso, per le mie ferie, perché mi era piaciuta molto: belle spiagge, ottimo cibo e rovine archeologiche da visitare. Qui voglio parlarvi un po’ di spiagge, rassicurando gli amanti della sabbia.

Anche a Kos ci sono spiagge sabbiose

Lontano dalle città e dai villaggi le spiagge greche sono più selvagge, ma non le ho mai trovate inquinate come in Italia (ovvero con buste di plastica, carte di gelati, rifiuti vari…). Il massimo che si può avere è qualche alga o ramo, in mezzo ai sassi.

Quasi ovunque troverete una manciata di ombrelloni da affittare a 5 / 8 € al giorno, in alcuni casi gratis se usufruite del ristorante o bar che ne gestisce lo spazio. E quasi sempre c’è la doccia di acqua dolce a disposizione degli ospiti.

Paradise Beach: 10 km di spiaggia!

La spiaggia più famosa è Paradise Beach, che è solo la parte finale di una lunghissima spiaggia, circa 10 km, che si estende sul versante sud dell’isola, in pratica dall’aereoporto andando verso Kefalos.

E’ divisa in vari tratti, con accesso diretto al mare (ci si arriva veramente a ridosso con la macchina, parcheggiando comodamente), e cambia nome più volte: Lagada, Sunny Beach, Camel Beach, Magic Beach...

I vari tratti sono abbastanza segnalati sulla strada principale, ve li trovate sulla sinistra procedendo verso Kefalos, sono strade strette e ripide, ma si percorrono bene in auto. Da lì poi si scende verso il mare. La comodità è quella di parcheggiare praticamente a ridosso della spiaggia.

Che differenza c’è fra i vari tratti? Nei primi tratti c’è meno affollamento, e solo una fila di ombrelloni. A volte non c’è il ristorante alle spalle, ma solo un chiosco. Insomma è più tranquillo. Nell’ultimo tratto, la cosiddetta Paradise Beach, gli ombrelloni sono più stipati, si arriva anche a 4 file, i prezzi sono più cari e l’acqua è solcata da acquascooter, banana boat, ecc.

Nel tratto finale c’è una enorme costruzione in legno molto scenosa, pensavamo fosse un ristorantino dove gustare pesce fresco o insalata greca, e invece è poco più di un fast food con hamburger e hot dog di bassa qualità. Da evitare.

A me l’ultimo tratto di spiaggia non è piaciuto, anche perché c’erano davvero tante alghe. L’acqua era torbida e non bella come altrove. Tuttavia la sabbia era fine e mio figlio ha apprezzato.

Magic Beach

La parte chiamata Magic Beach è quella che ho preferito. Mare cristallino, con pesciolini, e sabbia con qualche sassolino. Abbiamo pagato 1 ombrellone e 2 lettini 8 euro. C’è anche la possibilità di ordinare un caffè, una coca o un burger sotto l’ombrellone a prezzi accettabili (ma servizio molto lento).

Più a sinistra c’è anche la spiaggia per nudisti, dove gli ombrelloni sono divisi da separè per garantire più privacy!

Agios Stefanos: una spiaggia da cartolina

La spiaggia che mi è piaciuta di più è stata in assoluto Agios Stefanos, se non altro per lo scenario intorno: la chiesetta sull’isola di Kastri penso sia uno degli scorci più fotografati di tutta Kos. E l’idea di poterci arrivare a nuoto – io l’ho fatto – spinge a fermarsi proprio qui.

La spiaggia è fine: l’accesso è ghiaioso e con qualche sasso, ma dopo pochi passi il fondale diventa sabbioso ed è un paradiso per camminare in acqua.

Anche in questo caso si arriva molto vicini in auto, e il parcheggio è gratuito. C’è una parte di spiaggia libera e una in concessione a 7 € (ombrellone più 2 lettini) nella parte centrale, e a 5 € se si è disposti a camminare un po’ e arrivare all’estremità (ci si può avvicinare in auto, percorrendo un’altra stradina). C’è anche una parte con ombrellone gratis davanti alla Taverna Kastri, se poi mangi lì.

Il nome della spiaggia è dato dai resti di una chiesa antica, di origine bizantina. che rendono il luogo ancora più affascinante. Quando ci siamo andati noi nel 2016 era all’opera un team di archeologi di origine italiana, che stava scavando e misurando le rovine archeologiche. Qua e là affioravano mosaici.

Nel complesso è la spiaggia che mi è piaciuta di più e non solo per lo scenario intorno. Anche la parte di bagno mi ha dato molte soddisfazioni: fra la costa e l’isola di Kastri si crea una grande piscina naturale, di acqua bassa, che ricorda Stintino, ricca di pesci e con sabbia morbida da calpestare. In poche bracciate si raggiunge l’isolotto, attorno al quale si può nuotare senza difficoltà. Ci si può arrampicare sull’isola e suonare la campana davanti alla chiesa. Quando l’ho fatto io non c’era anima viva.

In alternativa si può noleggiare un pedalò per arrivare comodamente all’isola. Attenzione alle correnti: al ritorno abbiamo faticato un sacco a pedalare fino a riva!

Kamari: che acqua!

Proseguendo ancora verso sud, nella parte di Kos lunga e stretta, si raggiunge Kefalos, cittadina crocevia, situata un po’ in altura, quindi non sul mare, (se posso dirlo anche un po’ bruttina) che dà il nome a tutta la zona, abbastanza turistica. Da lì si può scegliere se avventurarsi in una delle calette più impervie, fino al limite di capo Paradiso, oppure prendere la strada per Kamari, che sul web viene descritto come un paesino di pescatori.

In realtà è una strada che segue la costa disseminata di tavernas e affittacamere, con una passeggiata lungomare che ha visto tempi migliori e una manciata di bar con ombrelloni in concessione. C’è anche un molo dal quale partono boat tour verso altre spiagge o verso l’onnipresente isola Nisyros, col suo vulcano, che domina la visuale.

Noi ci siamo fermati al primo ristorante, molto carino, perché in pratica mangi sulla spiaggia, ma caro rispetto a quelli che si trovano successivamente, dove puoi mangiare pesce a 10-15 €.

La spiaggia è fatta di sassetti piccoli, di quelli che se non sei abituato ti fai male ai piedi. E anche l’entrata in acqua non è comodissima, con circa 1 metro e mezzo di sassi o pietre di varie dimensioni. Ma l’acqua è spettacolare. Pulita, cristallina, fresca e piena di pesci. Se vi piace nuotare è un posto fantastico.

Mi sono fatta un super bagno poco prima del tramonto, con tanto di doccia di acqua dolce gratuita, e poi ho bevuto una delle più buone spremute di arancia della mia vita (ho scoperto che su quest’isola sono buonissime).

Kardamema: la spiaggia lounge

La zona dove soggiornavo io, Kardamema, offre un po’ di tutto: nel centro abitato le spiagge sono meno belle, vuoi per il porticciolo, vuoi per la folla, e i locali sulla spiaggia, diciamo che attirano più per la vita notturna che per il mare. Tuttavia è piacevole bere un cocktail vista mare, sdraiati sui divanetti del bar, con la musica giusta di sottofondo.

Se preferite la tranquillità basta allontanarsi un po’ dal paese, e si torna all’idea di spiaggia un po’ selvaggia, con pochi ombrelloni, tanto spazio per tutti, e sassi misti a sabbia. Dal lato destro ci sono diversi tratti sabbiosi, in corrispondenza di alcuni villaggi turistici e grandi alberghi, incluso il mio. Infatti anche nel mio caso c’erano entrambe le soluzioni: sabbia granulosa un po’ grossa e sabbia fine. Per gli amanti delle passeggiate sul bagnasciuga questo pezzo di mare si presta bene.

Tutto il tratto di costa è percorribile in auto, a piedi o in bici (noi le abbiamo affittate e ci siamo fatti una bella pedalata lungomare).

Mastichari

La parte di costa dove si trova Mastichari è tendenzialmente più ventosa. La spiaggia non è brutta, anche se ha molti ombrelloni e sedute lounge, ma l’entrata in acqua non mi ha entusiasmata. Direi che ho preferito altrove per fare il bagno. Il paesino di Mastichari, composto da una manciata di bar e ristoranti, più alcuni hotel un po’ dimessi, comunica un’impressione di abbandono e di aver visto tempi migliori. Da qui parte il traghetto per Kalymnos (circa 50 minuti).

Sempre sul versante occidentale trovate Tigaki, Marmari e altre località dove il mare è bello, anche se più ventoso. In questa parte dell’isola – più o meno a metà – spesso si trovano grandi alberghi e villaggi turistici con piscine di grandi dimensioni.

Nella parte centrale è più facile arrivare al mare, che però è più mosso, con vento (infatti ci sono tanti kite surf). Qui trovate le località di Tigaki, Marmari, Mastikari. Ciascuna ha i suoi hotel, ristoranti, ombrelloni.

La spiaggia di fianco al nostro hotel (Horizon Beach Resort) ha un punto Kitesurf molto frequentato.

Kos town: Rimini!

A Kos Town la spiaggia è molto attrezzata, con tanti lettini, ombrelloni, campetti per giocare a pallavolo, giochi d’acqua e molto altro. Ma se non dormite lì evitate. C’è di meglio! Il mare è torbido e pieno di alghe. Del resto il porto è molto grande, con tanti traghetti che partono di continuo. Sarà forse anche per questo che il mare è più mosso che altrove.

Però la sera Kos Town merita una visita per la sua vivace vita notturna: ristorantini, bar e negozi aperti fino alle 23.

Le spiagge sul versante occidentale

Mi è molto dispiaciuto non visitare le spiagge sul versante occidentale, che fronteggia Kalymnos; avevo letto che nella parte a sud erano più impervie da raggiungere e con un bimbo non me la sono sentita. Le ho viste dall’aereo e avevano dei bei colori. So che è anche la parte più ventosa dell’isola e per questo meno interessante per me.

Thermae: il bagno caldo

Un discorso a parte merita l’esperienza meravigliosa provata alle “thermae”, ovvero una spiaggia con acqua calda a causa di una sorgente naturale di acqua sulfurea. Si trova a nord dell’isola, dopo Agios Fokas, in un tratto della costa molto brullo e ventoso. Di fronte la Turchia, e intorno solo qualche capra (e un super resort lusso).

Dopo qualche km finisce la strada, c’è un barettino che pero’ chiude sull’ora del tramonto. Si può parcheggiare lì oppure scendere ancora con la macchina, e avvicinarsi al livello del mare. Una spiaggia scura di pietre porta a una piscinetta naturale dove l’acqua ha una temperatura davvero piacevole.

Io ci sono stata con mio figlio di 1 anno che ha molto gradito, appena calato  il sole. E’ stato bellissimo e la temperatura dell’acqua è caldissima.

Se ti interessa Kos, leggi anche:

Oltre alle spiagge, cosa vedere a Kos

Kos: prime impressioni

Aggiornamento! ci sono tornata nell’estate del 2021: leggi anche quel post –>

5 2 votes
Article Rating


Subscribe
Notificami
2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
trackback

[…] Leggi in questo post quali sono le spiagge più belle di Kos —> […]

trackback

[…] già parlato delle spiagge di Kos, voglio ora parlare un po’ dell’isola dal punto di vista storico-culturale. Uno dei […]