23 Dicembre 2014 • 1 commento
Lo street food milanese
Weekend in ItaliaMilano è sinonimo di fretta e di stress accumulato. La frenesia metropolitana si sposa perfettamente con la filosofia dello street food, ovvero del “cibo da strada”: pietanze da mangiare mentre si corre a una riunione o seduti su una panchina nel tentativo di astrarsi dallo stridere dei tram sulle rotaie.
Qui di seguito troverete una selezione dei migliori locali milanesi dediti a questa filosofia. Negli ultimi anni ha preso sempre più piede la rivisitazione del cibo da strada in chiave gourmet e panini e salse hanno cominciato ad assumere design più sofisticati. Ciononostante, per non deludere né i palati più sopraffini né quelli più semplici, ho cercato di selezionare sia posti più raffinati che quelli più casarecci. Buona lettura e… buon appetito!
Cibo semplice, design sofisticato: Al Mercato e Maido
La capitale italiana della moda non poteva astenersi dal rendere cibi semplici piccoli capolavori del gusto e del design. A testimoniare questa tendenza ci sono Al Mercato e Maido: il primo si rifà a tradizioni americane, il secondo a quelle giapponese. Beniamino Nespor e Eugenio Roncoroni si sono incontrati dietro i banchi della scuola media. L’amicizia nata scambiandosi merendine e compiti di matematica è continuata negli anni e, dopo innumerevoli viaggi e lavori, hanno scoperto di condividere la passione per la cucina, oltre che quella per le figurine dei calciatori.
Così, nel 2009, hanno deciso di aprire Al Mercato e di proporre piatti “street” di alta qualità. Vi consiglio di prendere un hamburger con marmellata di jalapeno, salsa verde e hummus e di non farvi sfuggire uno a scelta dei loro fritti, in particolar modo gli onion rings, buonissimi e per nulla pesanti. Per rimanere in linea con la filosofia street, andate a mangiare nei giardinetti della vicina parrocchia di Sant’Eufemia.
I buongustai metropolitani non possono perdersi per nessun motivo il Maido, un locale di appena quaranta metri quadri in Via Savona, perfettamente arredato ed estremamente accogliente. Mi rivolgo ai fan di Kiss Me Licia. Quante volte, vedendo Marabbio, il padre di Licia, spadellare in cucina vi è venuta l’acquolina in bocca?
Ricordate quel piatto che era solito servire alla figlia o a Mirko, le rare volte in cui non aveva istinti omicidi verso di lui? Ecco, quello è l‘okonomiyaki, la specialità non solo di Marabbio, ma anche dei cuochi di Maido.
Okonomiyaki in giapponese significa “ciò che vuoi alla griglia”: in sostanza, è una sorta di frittata di grano, riempita con verza e uova, e condita a piacere con carne, formaggi o pesce. Ci si potrebbe aspettare un cibo dall’aspetto sgraziato, dove il design passa in secondo piano rispetto al sapore, ma non è così: Maido riesce a dare all’okonomiyaki delle linee delicate e a impreziosire il tutto con piatti e stoviglie eleganti.
I paninari, la soluzione alla fame notturna
Serata in discoteca: un cocktail, un ballo in pista, un altro cocktail, un ballo sul tavolo. Alle quattro la musica si spegne e si accendono i brontolii nello stomaco: zombie di ragazzi affamati si dirigono verso il loro paninaro di fiducia per dare al quinto long island qualcosa al quale aggrapparsi per non tornare su.
A Milano ce ne sono davvero un’infinità e ognuno ha il suo preferito. Il mio è forse uno dei più famosi della città. Si chiama Le Luride ed è in Viale Argonne. Ok, lo ammetto: il nome non è dei più rassicuranti, ma vi assicuro che i panini sono fra i migliori che abbia mai assaggiato. Due tipiche “sciure” milanesi, pasciute e un po’ brusche, con cuffietta e grembiule bianchi, si destreggiano con pane e salse.
Chiedete un “panino con tutto” se siete davvero affamati, oppure uno con peperoni e salamella se invece siete dei maghi della digestione!
In eterna competizione: Luini e Spontini
E’ dagli anni ’50 che i milanesi si tormentano con una domanda: è meglio Luini o Spontini? Nessuno ha ancora trovato una risposta a questo dilemma, quindi io vi consiglio di provarli entrambi.
Luini ha aperto nel 1949, per volere di Giuseppina Luini, una cuoca di origini pugliesi che si trasferì a Milano con l’intento di importare un prodotto della sua terra natia, i panzerotti. Da quando la signora Giuseppina ha comprato il forno di Via Radegonda, una folla sempre più numerosa di giovani affamati ha cominciato a popolare la via.
Non fatevi scoraggiare dalla fila: Giuseppina ha insegnato ai suoi commessi a essere veloci e questa tendenza rimane inalterata anche oggi, permettendo all’ultimo malcapitato di arrivare davanti alla cassa in meno di dieci minuti. Io vi consiglio di provare un classico panzerotto mozzarella e pomodoro (c’è anche la variante al forno se la prova costume è vicina) e di dirigervi verso Piazza della Scala, dove potrete gustare i vostri panzerotti in tutta tranquillità.
Spontini significa solo una cosa: pizza. Pizza alta, soffice e che annega nella mozzarella. Non c’è una grande scelta nel menù, tutto quello che potete fare è scegliere fra una porzione normale o un’abbondante, con doppio strato di mozzarella. Ovviamente, io vi consiglio la seconda. Di Spontini ormai ce ne sono sei e da poco ne è spuntato addirittura uno accanto a Luini.
Voi evitate possibile battaglie a suon di mestoli infarinati e recatevi dallo Spontini originario, in Corso Buenos Aires: prendete il vostro trancio e andate a mangiarlo nel parco tranquillo di Piazzale Bacone.
Streeat: il festival dello street food
Purtroppo di festival legati al mondo dello street food non ce ne sono tanti. Uno che ha recentemente fatto parlare molto di sé per la qualità delle sue proposte è lo Streeat, che si è tenuto al Carroponte per il secondo anno di seguito. Camioncini, moto e ape car hanno riempito il Carroponte, e i profumi delle loro pietanze hanno richiamato un’affamata folla di golosi. Un esempio di queste leccornie? Il kebab al cioccolato o la miasse, la piadina medievale.
Controllate online quando si terrà la prossima edizione di Streeat, digiunate per almeno un paio di giorni e preparatevi ad abbuffate da strada!
I turisti che hanno voglia di esplorare l’appetitoso mondo dello street food meneghino, possono rivolgersi allo staff dell’Hotel Windsor, che grazie alla strategica posizione centrale consente di visitare comodamente tutte le tappe consigliate in questo itinerario gastronomico.
[…] il successo del post sullo street food a Milano, torno a parlare di cibo, stavolta nella Capitale. Roma, si sa, è piena di ristoranti, trattorie e […]