8 Agosto 2014 • Nessun commento
Sacco, il borgo degli zattieri
Weekend in ItaliaSono passata tante volte dal piccolo borgo di Sacco, una frazione di Rovereto, in provincia di Trento, dal momento che mia zia vive lì vicino, ma non mi ero mai soffermata a parlarne su questo blog. Mi è capitato di recente di tornarci, e così ho deciso di dire due cose su questo luogo, che potete visitare in breve tempo, magari per una piacevole sosta… vedi sotto!
Il Borgo oggi è solo una periferia di Rovereto, ma un tempo era uno snodo importante, dal momento che da qui transitavano, lungo il fiume Adige, gli zattieri che portavano le merci dal Brennero fino a Verona e a Venezia. Basti pensare che Sacco è stato Comune fino al 1920. Molto prima che la ferrovia venisse inaugurata, per secoli, la zattera è stata il principale mezzo di trasporto merci di questa area. Tanto che gli zattieri di qui erano abilissimi.
Come dicevo, dopo l’apertura della ferrovia, questo ruolo è andato via via ridimensionandosi, fino a scomparire. Grazie a un lavoro certosino svolto da alcune persone nate qui, che hanno spulciato archivi e biblioteche, alla ricerca di usi e costumi di allora, è stata recuperata l’arte di costruzione delle zattere. E successivamente è stato lanciato “Un Borgo e il suo fiume“, una manifestazione con discesa lungo il fiume, oltre a raduni con “colleghi” di varie parti d’Europa.
Altra cosa per la quale Sacco è conosciuta, è l’enorme stabilimento ex Manifattura Tabacchi. Anch’esso polo produttivo di un certo rilievo – dava lavoro a migliaia di persone – oggi è chiuso; l’intero complesso che si estendeva per oltre 90.000 metri quadrati, fu creato sotto gli Asburgo nella seconda metà dell’800, e per decenni ha contribuito alla vita e al progresso della Vallagarina. Nel progetto di recupero, da centinaia di milioni di euro, è previsto un green hub.
Se passate dal borgo, fermatevi nella bella piazzetta con la fontana e la chiesa di San Nicolo‘, voluta nel 1479, proprio dagli zattieri che qui avevano il porto. Anticamente l’apertura della chiesa era a pelo d’acqua, sul fiume, ma poi fu spostata e rialzata.
L’enorme cancello dal lato opposto della piazza, ovvero di fronte al ponte che separa Isera da Rovereto, è la proprietà dei Conti Bossi Fedrigotti (forse avrete letto i libri della Isabella).
Se avete voglia di qualcosa di dolce, nei paraggi della chiesa c’è una bella gelateria Zenzero che usa solo prodotti naturali e di stagione: le nocciole IGP piemontesi, il pistacchio di Bronte DOP, ecc. Veramente ottima!
Come arrivare a Sacco: uscire dall’A22 Modena – Brennero e seguire le indicazioni. Una simpatica variante è arrivarci lungo la bellissima pista ciclabile che costeggia l’Adige (tenuta benissimo), fra le altre cose passa proprio di fianco alla gelateria!
Mentre facevamo le foto dei simpatici signori ci hanno chiesto di farle anche a loro, ci hanno chiesto “dove ci pubblicate? sul giornale?” e noi.. “no su Internet” e loro “ah si! su Facebook!”