9 Febbraio 2024 • Nessun commento

Bucarest: cosa vedere davvero

Viaggi in Europa

Ho scelto di fare un viaggio a Bucarest perché era una delle poche capitali europee che ancora mi mancavano, e complice il giusto rapporto fra durata del volo (1 ora e 40 da Bologna) e prezzi (voli Ryanair super accessibili e hotel a prezzi inferiori rispetto all’Italia), mi è sembrata una meta giusta per un weekend lungo.

Come spesso accade, prima di partire ho voluto farmi un’idea di cosa c’è da vedere a Bucarest sia online che tramite le guidee cartacee (Lonely Planet in primis).

Le 5 cose da vedere a Bucarest su Instagram e TikTok

Ho trovato molti video sia su Instagram che su TikTok, ma tutti ripetevano le stesse cose, ovvero che se fai un fine settimana a Bucarest devi assolutamente andare (e fotografare):

  • La libreria Carturesti Carusel. Molto carina ma ha senso entrare in una libreria solo per fotografarla? Se invece siete appassionati di manga sappiate che al piano terra hanno un bel reparto in lingua inglese.
  • Le Terme di Bucarest fuori città – in effetti bellissime, poi ve ne parlo. Meritano una giornata intera. Ci si arriva con bus o Uber.
  • La strada con gli ombrelli colorati (idea di un privato) – una cosa finta ad uso del feed di IG
  • Il caffè Van Gogh (con stampe a tema) – inutile dirvi che di autentico non c’è niente. Carina l’idea, ma il senso?
  • La galleria coperta Pasjul Macca-Villacrosse oggi invasa da bar dove si fuma il Narghilè a causa di un’idea di un egiziano che ha avuto successo. Bella l’architettura di fine ‘800 (foto sotto) ma oggi il posto è super turistico.

Insomma online ho trovato davvero poco di autentico e soprattutto niente che mi sembrasse raccontare la storia e la cultura della città. Tanto che mi sono chiesta: possibile che non ci sia niente di culturale, di autentico, di artistico, di storico da vedere? Che so… un museo, un palazzo, un monumento, che non fosse l’arco di Trionfo (costruito nel 1935!!!).

Ho quindi deciso di cercare una risposta in libreria.

Esiste una guida su Bucarest?

Ho scoperto che non esiste una guida cartacea su Bucarest. Quindi se vuoi saperne di più devi prendere la Guida della Romania. A quanto pare è normale per i turisti fermarsi in città pochi giorni, per poi proseguire verso nord, seguendo l’inflazionato Tour della Transilvania che include Castello di Peles, Castello di Bran (ovvero “quello” di Dracula) e Brasov. Se fate una ricerca su Google, o su qualsiasi portale o blog, vi spunterà questo tour proposto in una giornata (!) da Getyourguide e portali simili. Partenza alle 7 del mattino e rientro dopo 12 ore. Perché le distanze ci sono e per arrivare a Brasov ci vogliono 3 ore.

Ma io volevo visitare Bucarest e basta. Sapendo che è stata una delle capitali più importanti nel centro Europa, ero alla ricerca di qualche traccia degli antichi fasti. In molti posti viene definita la Parigi dell’Est, ma se devo esser sincera questa nomea può creare false aspettative.

Ho scoperto che la città ha dei bei palazzi e una ricca storia, ma i contrasti fra ciò che è bello e ciò che è brutto sono tanti, così come l’alternarsi di edifici storici e architetture contemporanee.

Sulla Lonely Planet sono elencati alcuni musei. Niente di eclatante a meno che non siate molto appassionati di storia dell’arte. Fra le attrazioni da vedere assolutamente trovate: il Parlamento, la Casa di Ceausescu e la Casa della musica ovvero l’Auditorium Ateneul Roman.

Visitare il Parlamento di Bucarest: sì o no?

Sul Parlamento sono stata molto indecisa se andare o no. Alla fine ho desistito. Non tanto per la modalità scomoda di prenotazione (via telefono), o per la poca empatia di chi fa il tour (basta leggere i commenti su Tripadvisor), quanto per l’esperienza totale che poteva offrire la visita.


Si tratta di un edificio maestoso – oltre 3000 stanze – di recente costruzione (1984-1989), con il classico stile socialista / sovietico di quel periodo, che non può vantare decori o affreschi di pregio, bensì viene visitato per capire la megalomania di Ceaușescu, presidente e dittatore della Romania per oltre 20 anni. Onestamente non mi interessava un tour di 3 ore con una guida poco convinta che, se va bene in italiano, altrimenti in rumeno o inglese, ti elenca quante tonnellate di marmo, cristallo, acciaio sono state impiegate.. quanti lampadari ci sono… o la leggenda del tizio che ha iniziato a contarli anni fa ed è ancora lì a contare. Considerato che viaggiavo con un anziano e un bambino ho optato per altro.

Quali musei (non) visitare a Bucarest

Se proprio dovevo avere un’idea degli eccessi di Ceasescu, avrei preferito visitare Palazzo Primaverii ovvero la residenza dei coniugi Nicola ed Elena. Riaperto nel 2016, vuole raccontare i fasti in cui vivevano il presidente e la moglie, mentre il popolo rumeno era alla fame. Purtroppo anche in questo caso ho desistito: il tour è solo in inglese o rumeno, raccontato con poca enfasi… viaggiando io con un bambino ho pensato che lo avrebbe trovato estremamente noioso.

Un edificio da molti consigliato è l’Ateneo Rumeno, una sala da concerto ancora attiva, dove si svolgono prestigiosi festival musicali. Costruito a fine ‘800 ha una bella architettura neoclassica: all’esterno si fa notare la struttura circolare che corrisponde al foyer, con le colonne in marmo di Carrara. All’interno la maestosa sala con la cupola e gli affreschi. Non sono riuscita a visitarla per problemi logistici, ma credo valga la pena.

Sulla guida ho trovato indicato anche il Museo Contadino ma nel periodo in cui ero io in città era chiuso. Su questo piccolo museo ho letto pareri molto contrastanti.

Per i bambini consiglio il Museo di Storia Naturale Grigore Antipa con gli animali imbalsamati, il Museo di Geologia con minerali, fossili e qualcosa legato al mondo dei dinosauri, e infine il Rettilario (Reptiland) che ha anche il vantaggio di chiudere più tardi tutti.

Cosa invece ho visitato e apprezzato, anche se era completamente avvolto dalla neve? il Museo del villaggio Dimitrie Gusti.

Il museo del villaggio

In una grande area nel verde, il Parco Herestreau a ridosso dell’omonimo lago, sono state ricostruite le abitazioni di tutte le zone della Romania. Autentiche case, stalle, chiese, mulini, fienili … per lo più in legno e pietra, sono stati smontati e ricostruiti per dare un’idea di tutti gli stili presenti nel Paese. Alcuni edifici sono molto antichi.

E’ considerato uno dei musei all’aperto più grandi d’Europa: si estende su 12 ettari e presenta più di 300 fra chiese e costruzioni rurali della Romania. Passarci qualche ora è inevitabile.

In estate potete entrare nelle case e ammirarne gli interni. Noi siamo andati a Gennaio e ce n’erano solo due aperte. Tuttavia il fascino della neve le ha rese speciali. Inoltre c’erano pochissimi turisti, dandoci l’illusione che fossimo davvero in mezzo alla campagna rumena. Gli unici compagni presenti… i gatti!

Per apprezzare al meglio il museo suggerisco di fare un tour con una guida. A noi per esempio ha fatto scoprire la casa presente sulle banconote di 5 LEI.

Nei 4 giorni di viaggio a Bucarest avevo infatti deciso di fare una cosa che a volte faccio, quando visito un posto nuovo e ho poco tempo. Ho contattato una guida locale e ho fatto un tour della città in italiano. Vlad ci ha prelevato in albergo con la sua macchina, ci ha portati in giro per la città raccontandoci i fatti più importanti ma anche facendoci capire la cultura, le problematiche e il pensiero del popolo rumeno. E’ stato molto istruttivo. Lo consiglio a chiunque!

Il monastero Stravapoleos

Ultima menzone speciale. Il Monastero Stravapoleos è una vera chicca. Minuscola chiesa nel quartiere Lipscani, è una delle poche testimonianza della chiesa ortodossa, che si è salvata sia dal terremoto del 1977 che dalle distruzioni volute dalla dittatura. L’ingresso è gratuito e ci vogliono pochi minuti per visitarlo, ma merita ogni secondo che passate al suo interno. Peccato che sia giunto solo questo.

C’è altro da visitare?

In città ci sono altri begli edifici di fine ‘800, testimonianza di un periodo in cui Bucarest era vissuta e frequentata da nobili, artisti e viaggiatori. Purtroppo molti palazzi sono andati distrutti, fra terremoti e bombardamenti, altri sono stati confiscati durante la dittatura per essere trasformati in altro. Dopo la rivoluzione del 1989 molte famiglie hanno deciso di riappropriarsene. Alcuni sono diventati hotel, altri sono banche o casinò. Bisogna un po’ saperli cercare, perché spesso sono circondati dalle brutture architettoniche del ventennio socialista sovietico o da quelle degli anni successivi.

Avere una guida aiuta, anche perché ci ha mostrato che molti edifici nobiliari avevano l’affaccio sul giardino interno e non sulla via principale.

Certamente va fatta una sosta in piazza della Rivoluzione, dove nel dicembre 1989 Nicola Ceasescu si affacciò al balcone parlando alla folla cercando di calmare gli animi agitati. Come è noto, le cose non andarono bene. Sia per la folla radunata – ci furono tantissimi morti – che per lui e la moglie, scappati in elicottero, traditi dal proprio entourage, arrestati, processati in fretta e furia e fucilati entro pochi giorni.

Dove dormire a Bucarest

Ci sono tante zone dove poter dormire a Bucarest. La città è molto grande e ben collegata. Ha 4 linee di metropolitana. Il biglietto costa poco, circa 60 centesimi a corsa. In alternativa ci sono autobus e tram su rotaia. Io ho spesso girato con Uber: molto capillare ed economico (spendi 3-4 euro e arrivi ovunque). Quindi potete tranquillamente dormire fuori dal “centro” se con esso si sottintende Lipscani. Anche perché quest’ultimo è un quartiere molto vivace la sera e pertanto il rischio di non dormire bene è elevato!

Io ho scelto un buon hotel a 4 stelle vicino a Piata Victoriei che era una fermata della Metro e aveva anche molteplici mezzi pubblici (bus, tram etc.). Era anche comoda per visitare il Museo di Storia Naturale.

 

Ristoranti e vita notturna

La città offre tanti ristoranti e locali notturni, soprattutto nel quartiere di Lipscani, che la sera diventa un grande divertimentificio. Infatti sconsiglio di prendere qui l’hotel se si vuole dormire. Per i ragazzi giovani c’è solo l’imbarazzo della scelta fra bar che propongono Spritz, Gin Tonic o altro per pochi euro.

Per quanto riguarda il mangiare, se volete visitare due istituzioni, armatevi di pazienza e provate a prenotare da:

Caru’ cu bere – la birreria più antica di Bucarest, nonché ancora oggi un ottimo ristorante con interni molto belli. Se non avete prenotato potete provare ad aspettare. Noi a pranzo ce la siamo cavata con 30 minuti di attesa. Si mangia bene, cose tipiche. Prezzi più alti rispetto a posti meno famosi, ma comunque più che accessibili per noi italiani. Peccato che i tavoli siano occupati al 99% da turisti.

Hanul lui Manuc – era la locanda più antica della città, costruita nel 1808 da un commerciante armeno. Oggi è sia albergo che ristorante. Anche in questo caso si mangia bene, ma si ha la sensazione che sia ormai un posto solo per turisti… con i camerieri che cercano di farti ordinare cose extra. Però gli arredi sono belli. C’è anche lo spettacolino con le ballerine in costumi tipici per fare le foto ricordo.

Altri posti che ho provato:

Excalibur – simpatico ristorante a tema medievale con porzioni super abbondanti, piatti molto buoni, e prezzi onesti. La particolarità… è che si mangia con le mani! Ottimo per i gruppi di amici o le famiglie: i bambini si divertiranno a provare ad estrarre la spada nella roccia.

Beraria H – enorme birreria dove poter mangiare, bere ottima birra e ascoltare musica live. E’ immensa. Ricorda un po’ l’atmosfera da Oktoberfest. La sera conviene prenotare! Aperto con orari molto lunghi, è comodo se avete fame alle 16! si trova di fronte all’Hard Rock in una zona immersa nel verde, lontana da tutto, accanto al lago Herastau, non lontano dal Museo del Villaggio. La domenica fanno attività per bambini. Ma come ho detto più volte… con Uber vai dove vuoi.

Lacrimi si Sfinti – grazioso ristorante con piatti tipici e musica dal vivo. Servizio rapido, atmosfera informale. Ottima cucina. Prezzi nella media.

Cosa mangiare: gli amanti della carne si divertiranno, proposta sia alla griglia che in vari tipi di stufati e spesso accompagnata da polenta. Il ciolan (stinco) è invece servito con crauti e patate.

Segnalo anche le zuppe (ciorba). Buonissime. Le trovate di legumi, con carne, speziate oppure no. Ce ne sono tantissime. Ce n’è pure una che servono dentro la pagnotta.

Fra i piatti tipici da assaggiare: gli involtini di cavolo ripieni di carne e riso (Sarmale) e la crema di melanzane (salata de vinete).

Io ho mangiato per 4 giorni vegetariano e ho mangiato molto molto bene. Fra hummus, zuppa di porcini, piatti misti di verdure e formaggi… la scelta è sempre stata varia e soddisfacente.

Fra i dolci i Papanasi vanno per la maggiore: ciambelle con panna acida e marmellata di mirtilli.

Per i bambini no problem! la Wiener Schnitzel (cotoletta) è presente ovunque!

A proposito di bambini, cosa vedere con loro? Magari se riesco farò un post dedicato, intanto spoilero qui e consiglio 2 cose da fare con i bambini a Bucarest: Museo di Storia Naturale e Reptiland.

Oltre ovviamente alle Terme che con tutti gli acquascivoli e l’acqua calda sono stati un vero paradiso per mio figlio. Hanno zone sia per bimbi piccolissimi che per ragazzini più grandi.

terme di bucarest area per bambini

Quando andare a Bucarest?

Ultima domanda che mi sono posta. Sarà giusto visitare Bucarest in inverno? Farò troppo freddo a Gennaio? Sono consapevole che il meglio lo dia in primavera/estate con i suoi bei giardini, i parchi immensi, i laghi e soprattutto la possibilità di girare con un’auto la Transilvania o altre zone della Romania. Tuttavia ho trovato affascinante ammirare la città sotto la neve. Loro sono attrezzati e nonostante abbia nevicato tutto il giorno, le strade venivano subito pulite. Freddo? non particolarmente. Basta un paio di scarpe adatte, così come guanti, sciarpa, cappello e un buon giubbotto ed è fattibile. Ho visto molti rumeni girare con semplici giubbotti e sneakers!

Info utili:

Distanza in aereo da Bologna: 1 h e 40 minuti. Io ho volato con Ryanair.

Dall’aeroporto al centro città: bus, taxi o Uber.

Prezzi: la città è più economica dell’Italia, ma anche qui ci sono trappole per turisti.

La città è estremamente sicura.

La valuta (gennaio 2023) è il LEI (5 lei = 1 euro, quindi basta dividere per 5). In alcuni posti accettano anche gli euro. Quasi ovunque si può pagare con la carta di credito.

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