17 Luglio 2017 • Nessun commento

Dormire in un dammuso a Pantelleria

Mare

I dammusi panteschi

I dammusi sono antiche abitazioni rurali, spesso in pietra lavica, che si trovano solo a Pantelleria: erano costruiti per adattarsi perfettamente alle caratteristiche dell’isola, come il sole, il vento, le piogge scarse.

Ogni elemento architettonico era pensato per sfruttare al massimo l’ambiente: i muri spessi per isolare dal caldo, il tetto a cupola per convogliare la (poca) acqua piovana nelle cisterne, l’alcova come zona più intima della casa, il cannizzo per proteggere dai raggi del sole la parte antistante la casa. Il Jardinu, infine, era una piccola costruzione circolare all’interno della quale venivano piantati alberi da frutta, con mura alte per proteggerli dal vento.

Dormire in un dammuso: I Jardina Pantelleria

Oggi alcuni dammusi sono stati trasformati in strutture ricettive, uniche al mondo, capaci di coniugare un’architettura più “rustica” e quindi rispettosa dell’ambiente circostante, oggi diremmo sostenibile, con i lussi del turismo odierno.

E’ il caso de I Jardina Pantelleria: 7 dammusi, tutti indipendenti, disposti su diversi terrazzamenti, ciascuno con la sua piscina privata a sfioro, con vista mare.

Bilocali e trilocali dotati di ogni comfort – w-fi, TV satellitare, aria condizionata – adatti sia a coppie che a famiglie. Ogni unità è circondata dalla classica macchia mediterranea e la vista spazia a 180 gradi sul mare blu della Sicilia. In altre parole il luogo ideale per chi ama la privacy e non vuole confusione intorno. Un Paradiso dove rimarrai immerso nel silenzio e nella pace durante il giorno, mentre di notte solo le stelle e la luna accompagnano il rumore delle onde.

E quando si cerca un po’ di vita: a 2,5 km di distanza c’è Pantelleria con i suoi ristoranti, negozi e musei.

Pantelleria: cosa fare e vedere

Pantelleria è una meravigliosa isola del Mediterraneo, a un centinaio di km a sud-ovest della Sicilia, che offre diverse attrazioni. Eccone alcune.

Un’isola ricca di storia

Chi ama la Storia rimarrà affascinato dal bel Castello di Barbacane a Pantelleria, di origine medievale, per un periodo anche carcere della città. Centro di molte iniziative culturali, è anche un centro museale: al suo interno sono conservate le 3 teste Imperiali, di Giulio Cesare, Antonia Minore e Tito, rinvenute una decina di anni fa nelle vicine aree archeologiche di epoca romana (San Marco e Santa Teresa) ed esposte anche al British Museum, nonché le monete puniche (del 2 sec a.C.) rivenute nella bella cala Tramontana.

 

Credits foto @maudia81 on Instagram
Sempre a livello archeologico suggestive le tombe chiamate “Sesi” datate oltre 5000 anni fa, segno delle prime popolazioni dell’isola.

Una Spa al naturale

L’isola è famosa anche per i suoi fenomeni naturali legati all’origine vulcanica: acque calde dove fare il bagno, ad esempio a Cala Gadir, fuoriuscite di vapore acqueo, come le favare, da ammirare in vari punti dell’isola, e persino una sauna al naturale, ovvero la Grotta di Benikulà.

O il suggestivo Specchio di Venere – si dice che qui si specchiasse la Dea Venere prima dei suoi incontri amorosi – ovvero un laghetto al centro dell’isola, di chiara origine vulcanica, con acque termali, che oltre a essere bello da vedere, offre la possibilità di fare un “peeling” free! I suoi fanghi offrono effetti benefici se apposti sulla pelle (per esempio per chi soffre di dermatite).

Quando il mare e le rocce diventano sculture

L’isola offre molti scorci da fotografare, i più gettonati sono l’arco dell’elefante e la Balata dei Turchi, un tempo approdo dei pirati e oggi una baia dallo scenario incantevole.

Enogastronomia

Chi non conosce i famosi Capperi di Pantelleria? Non potete venire via da questa isola senza la vostra bustina di ottimi capperi sottosale.


Credits foto: @sirtfood on Instagram

E che dire del Passito? Dolce vino con il quale è piacevole terminare ogni pasto.

Mentre non è molto conosciuto, ma assolutamente da provare, il bacio pantesco: un dolce a base di pasta fritta con ricotta.

Ma non sono certo le uniche bontà che assaggerete nel vostro soggiorno pantesco. Non scordiamoci che siamo pur sempre in Sicilia: via libera a pesce, verdure, formaggi, arricchiti di capperi, olive, origano, timo, rosmarino e con qualche contaminazione araba… a cominciare dal famoso cous cous.

Come arrivare a Pantelleria

Il modo più semplice è in aliscafo da Trapani (da giugno a settembre, durata corsa circa 2 ore). Sull’isola è comunque presente un aeroporto con voli giornalieri da Trapani e Palermo (estate e inverno); oltre ai charter di stagione da Torino, Malpensa, Linate, Bergamo, Venezia, Bologna e Roma.

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