17 Marzo 2016 • Nessun commento
Scoprire Pistoia
In ToscanaAnche se abito in Toscana, ci sono molte località della mia Regione che non conosco bene. Una di queste lacune era Pistoia, che dista solo 30 minuti di auto dalla mia Firenze e nonostante tantissimi anni fa avessi un fidanzato che lì faceva il parà. Per questo, quando mi è stato proposto, dal mio amico Armando, di prender parte a un blog tour, ho detto di sì.
Pistoia un gioiellino da riscoprire
A ritrovarsi circondati da città d’arte molto famose, da Firenze a Pisa, passando per Lucca, si finisce per essere un po’ “schiacciati” dalla fama di queste destinazioni, visitate da turisti di tutto il mondo. Ma anche in questa piccola cittadina – di poco più di 90.000 abitanti – che sorge alle pendici dell’appennino, si celano piccoli grandi tesori.
Piazza Duomo
A cominciare dalla piazza del Duomo, centro vitale della città, con i palazzi che rappresentano ancora oggi i 3 poli sociali: il palazzo Comunale, il Tribunale e la Cattedrale di San Zeno, le cui origini risalgono al 923, poi ampliata nel 12esimo secolo.
Completano la piazza:
- – il Palazzo dei Vescovi, residenza vescovile fino al 1786
- – il bel battistero del Trecento, a pianta ottagonale, in marmo bianco e nero (da vedere l’antico fonte battesimale del 1226, a immersione),
- – il palazzo Comunale, detto degli anziani, sempre del Duecento, con una curiosa testa sulla facciata: quella di Musetto II, re di Maiorca, sconfitto da un capitano pistoiese, nella guerra delle Baleari, fra il 1113 e il 1115
- – il palazzo Pretorio o del Podestà, con un cortile interno affrescato e i vari stemmi del podestà. Entrando, sulla sinistra, si può vedere il sedile con 3 gradini e il tavolo per le questioni di giustizia
Pistoia ha radici antiche, che risalgono ai Romani, più o meno al II secolo a.C. quando serviva un appoggio alle truppe romane, durante le guerre contro i Liguri. L’etimologia del nome, Pistores, “fornai” in latino, ci rivela la sua funzione. Successivamente Ostrogoti e Longobardi hanno lasciato il segno, fino al dominio di Firenze, nel 1400.
La Sala
Proprio un palazzo di origine longobarda, oggi scomparso, ha dato il nome alla Piazza della Sala: di giorno vivace mercato di frutta, pesce e verdura, la sera si trasforma in luogo di aperitivi e incontri fra amici.
A differenza di Firenze, qui c’è molto il culto della passeggiata serale, dello “struscio” e dello stare insieme all’aria aperta, in piazza o per strada, per vedere chi c’è.
Ospedale del Ceppo
Ciò che non conoscevo minimamente è l’Ospedale del Ceppo, recentemente restaurato, che risale al 1277, dove si curavano gli ammalati e si dava accoglienza a poveri, orfani e pellegrini. Bellissimo il fregio cinquecentesco che corre tutto intorno, con 7 grandi pannelli (le 7 opere di Misericordia), opera di Santi Buglioni e Filippo Paladini. Da ammirare i medaglioni robbiani, opera di Francesco della Robbia.
Nell’edificio era ospitata anche una scuola medico-chirurgica, un vero e proprio “teatro anatomico”, che oggi ci ha tramandato una collezione di ferri chirugici: pare che il bisturi sia stato inventato a Pistoia (il pistorino, poi bisturino e in francese bisturì!).
Purtroppo non ho potuto ammirare il mirabile pulpito di Giovanni Pisano (1301) all’interno della Chiesa di Sant’Andrea, né le altre belle chiese, e neppure la Fortezza medicea di Santa Barbara. Ma tornerò, anche perché ho scoperto che la gastronomia è molto attiva da queste parti.
Nel mio blog tour, fra l’altro in compagnia di 3 vip, ovvero i finalisti del programma Masterchef Maradona, Lorenzo e la vincitrice Erica, ho scoperto alcune realtà interessanti per il mio lato più “gourmet”, che racconterò presto in un altro post.
Dove dormire
Nel mio tour di Pistoia ho soggiornato alla Locanda del Cucciolo, leggermente fuori da Pistoia, in direzione Abetone. Non è un hotel, ma una sorta di B&B. Al piano terra l’Osteria La Limonaia, ottimo ristorante a gestione familiare da generazioni, e al piano superiore 6 camere arredate in stile rustico toscano, con colori pastello.
Mi è piaciuto molto per la sua atmosfera tranquilla e accogliente. La ragazza presente, figlia dei proprietari, mi ha trasmesso la passione che caratterizza questa gestione.
Ero con mio figlio di 10 mesi e ci siamo trovati bene (ma consiglio di portarvi lo scaldabiberon, così siete più autonomi!). Non c’era l’ascensore, ma mi hanno aiutato a portare sù valigia e bimbo.