30 Maggio 2022 • Nessun commento

Weekend a Panzano in Chianti

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A volte per trovare un angolo di Paradiso non devi percorrere migliaia di km. Certo abitare in Toscana ha i suoi vantaggi. Ma tutto sommato sono destinazioni raggiungibili facilmente anche da chi proviene da Roma o Milano, oltre che da Firenze.

Nel cuore del Chianti Classico

Stavolta sono stata nel Chianti, più precisamente a Panzano, piccolo paesino poco oltre Greve in Chianti. Siamo nel cuore del Chianti Classico, in uno dei territori più famosi al mondo per il vino. Basta girare in auto per rendersi conto di quanti vigneti e aziende vinicole ci siano. Ad ogni curva spunta una vigna, un cartello che ti invita a provare un wine tasting, o un trattore che lavora nei campi. Le dolci colline segnate dalle geometrie dei filari, sono intervallate da antichi casolari trasformati in relais, oppure da borghi in pietra abitati da poche manciate di persone e qualche gatto in posa da Instagram.

Panzano in Chianti: il regno di Dario Cecchini

Poi c’è Panzano, con la sua piazzetta che fa quasi da crocevia per chi vuole proseguire verso Castellina e Siena, e dove si fermano per una sosta ciclisti, motociclisti e… amanti della carne. E’ qui infatti che “regna” Dario Cecchini, il macellaio poeta, che ai tempi della mucca pazza fece il funerale alla bistecca, e che nei decenni ha saputo creare un impero basato su un’offerta gastronomica dalla forte identità e appeal.

Solociccia e Officina della Bistecca: due ristoranti dall’aspetto contemporaneo, e dalla forte convivialità – i tavoli spesso si condividono con stranieri che arrivano da ogni parte del mondo per gustare le carni di Dario aka Mad Butcher su Netflix – che propongono, come promette il nome, rispettivamente solo piatti a base di carne (Solociccia) e una sequenza di tagli di bistecche che non ha pari (Officina della Bistecca). Ovviamente i tempi sono cambiati e oggi ci sono anche 2 menù per i vegetariani, che si sa in una comitiva di 6 persone ci sta che ci sia una persona che non mangia carne. Per tutti gli altri commensali il menù è quello. Come scritto sul sito: si paga il posto a sedere come a teatro, che tu assista allo spettacolo (= mangi tutto) oppure solo a una parte.

Noi abbiamo optato per l’Officina della Bistecca. Un tavolo in pole position davanti alla griglia, per assistere allo show, e gustarsi una serata davvero piacevole. Appena seduti, trovate in tavola verdure crude in pinzimonio, oltre al “burro del Chianti” (lardo di maiale), acqua in abbondanza e il vino della casa (buono). Ognuno è libero di portarsi il vino che preferisce. Come il gruppo di sei uomini che sedevano alla nostra destra: da Londra alla Toscana sulle orme del buon Chianti. Si erano portati 6 bottiglie, una a testa, da abbinare a ogni portata!!!

Via via i camerieri vi portano i vassoi con la carne: tartare, carpaccio, etrusco, panzanese fino al gran finale della bistecca fiorentina. Per concludere una torta fatta in casa, caffè fatto con la moka gigante, limoncello e grappa. Prezzo 50 €.

E non importa se avevamo bevuto forse più del consueto, perché a dormire eravamo proprio a Panzano, nella piazza! 100 metri a piedi per sentirsi davvero in vacanza.

Pensione Vignamaggio

Si chiama Pensione Vignamaggio, ma non fatevi ingannare dal nome.

Un hotel con reception e 19 raffinate camere che abbinano uno stile contemporaneo a un contesto storico di pregio (il palazzo è del 1500) e che fa parte di un gruppo molto famoso nel mondo del lusso con altre proprietà sul territorio toscano, come la famosa Villa di Vignamaggio. Oltre alle strutture ricettive, Vignamaggio è anche azienda agricola che produce vino, olio, marmellate, pasta, miele e molti altri prodotti della terra. Sono molto attenti al rispetto della natura e infatti sono biologici.

L’ingresso dell’hotel è sulla piazzetta di Panzano, la stessa dove la domenica mattina si svolge il mercato. Una volta dentro ci si avventura nelle varie aree che ci raccontano di periodi storici diversi dal 1500 a oggi. Sale lettura, sala con camino, ristorante e le camere. Il concept è dedicato al Decameron di Boccaccio, e infatti trovate disegni dei personaggi alle pareti, e addirittura intere novelle trascritte sulle mura della camera.

La colazione in estate viene servita su una grande terrazza panoramica. Gli spazi sono ampi, la tettoia assicura un fresco piacevole anche in estate. Da lì si scende verso la campagna passando da una scalinata in pietra: camminando fra iris colorati, cespugli di rosmarino e mille piante profumate si giunge alla piscina, a forma di fagiolo, completamente immersa nel verde.

Sembra pazzesco essere a due passi dal paese ma allo stesso tempo in piena campagna. Ci si ricorda del paese soltanto quando suona il campanile della chiesa sulla parte di Panzano vecchia.
Intorno alla piscina c’è un bel pratino verde all’inglese dove rilassarsi nella tranquillità più totale.

Da Panzano si può partire per visitare molte città d’arte: Siena, Greve, Firenze, Castellina in Chianti… ma noi ci siamo rilassati in piscina tutto il giorno!!

Questo il sito: https://vignamaggio.com/it/la-pensione

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