7 Dicembre 2017 • Nessun commento

Mercatini di Natale a Barcellona

Natale e Capodanno

Non avrei mai pensato di parlare di Mercatini di Natale a Barcellona perché quando si pensa ai mercatini natalizi, si immaginano destinazioni nordiche come Salisburgo, Vienna, Monaco, ecc. Ma anche a Barcellona nel periodo delle feste ci sono i mercatini! E devo dire che sono pure belli.

Mi è capitato di andarci proprio fra fine novembre / inizio dicembre, e ho trovato una bella atmosfera natalizia. So bene che in Spagna è molto più sentita l’Epifania, con l’arrivo dei Re Magi, e la sfilata che si svolge in molte città il 6 gennaio, ma anche il Natale pare essere molto apprezzato.

Mercatini di Natale a Barcellona

Contrariamente a quelli che si tengono nella mia città (Firenze) che propongono oggetti disparati, spesso di gusto discutibile, e non sempre a tema, quelli del capoluogo catalano sono molto incentrati sullo spirito natalizio.

Oltre ai classici articoli regalo – ciondolini, candele, abbigliamento – ci sono molti stand che vendono tutto ciò che serve per fare il presepe, come statuine, casette, capannucce… ma anche corone e ghirlande da appendere alla porta, decorazioni di ogni tipo, luci, candele… e altri buffi oggetti di cui parlerò fra poco.

I più belli si svolgono davanti alla Cattedrale, all’ingresso del Barrio Gotico, non lontano da Plaza Catalunya e a pochi passi dalle Rambla e vengono chiamati Fira de Santa Llúcia. Poi ce ne sono altri in zone meno centrali.

Tradizioni natalizie catalane

Tio de Nadal (Caga tio)

Girando fra gli stand abbiamo notato un buffo legnetto con occhi, naso e bocca, e un cappellino rosso, quasi fosse Babbo Natale, presente in varie dimensioni e formati. Ho subito chiesto a mia cognata che è spagnola cosa fosse e ho scoperto che questo simpatico tronchetto di legno è un simbolo del Natale, che non si usa in tutte le parti della Spagna, ma solo in Catalogna e in Aragona. Di cosa si tratta?

Lo chiamano Tio de Nadal (=Ceppo di Natale), ma anche più volgarmente Caga tio. In pratica i bambini durante il periodo dell’avvento lo “nutrono” di rifiuti e avanzi dei pasti (pare sia ghiotto di bucce di mandarini), e lui in cambio, il giorno di Natale “caga” tanti doni e dolcetti ai bambini. E’ importante coprirlo con una coperta per il freddo, sotto la quale gli adulti nascondo ovviamente i dolcetti che i bambini scopriranno. Se il Caga tio si rifiuta di defecare dolcetti, il bambino lo batte con un bastone cantando una filastrocca.

L’origine di questo oggetto nelle case è ovviamente legata al fatto che un tempo si tenevano tronchi vicino al focolare per scaldarsi in inverno. Poi con l’arrivo di stufe e metodi più moderni per riscaldare le case, il tronchetto è rimasto solo come decorazione.

caga tio o tio de nadal barcellona

Proprio davanti alla Cattedrale, ce n’era una versione gigante, dove i bambini facevano la fila per accedere, per poi battere con un legno il tronco cantando la filastrocca “Caga tió ametlles i torró…” (Caca Tio, mandorle e torroni…).

Oltre al tronchetto, questa cosa del defecare deve piacere tanto ai catalani, al punto che troverete una statuina del presepe intenta a fare la cacca!!! Si chiama “caganer”.


Se vi piaccioni presepi, nel chiostro della Cattedrale, dietro le famose oche, c’è un presepe a grandezza naturale visitabile.

Dolci tipici

Riguardo ai dolci natalizi, in Spagna ne usano alcuni molto diversi dai nostri, seppure il Panettone italiano sia arrivato anche da queste parti. Se però vi dovessi consigliare, vi suggerirei di assaggiare e comprare il famoso torrone spagnolo, anch’esso molto differente dal nostro. Occhio al prezzo: non è proprio economico!

Su dove mangiare dolci a Barcellona, avete solo l’imbarazzo in una città piena di pasticcerie, alcune pure storiche. Qui sotto vedete la foto della Pastisseria Escribà ospitata all’interno dell’Antica Casa Figueres, il più famoso negozio modernista della città, con vetrate mosaicate e decorazioni in ferro battuto, costruito nel 1902 da Antoni Ros i Guell. Si trova sulle Rambla, abbastanza vicino alla Boqueria. Peccato il contesto sia molto maltenuto.


Comunque hanno ottimi dolci, da poter anche consumare in loco o portare via. Le paste spagnole, oltre a essere giganti, sono ottime!


Parlerò presto in un altro post di cosa vedere e fare a Barcellona, fra le case di Gaudì, la Sagrada Familia, il Barrio Gotico e tutto il resto… ma intanto volevo raccontare un po’ della città dal punto di vista delle feste.


Se non sapete dove dormire a Barcellona, vi suggerisco l’hotel dov’ero io, comodo da raggiungere con i mezzi dall’aeroporto e per girare la città (ci sono due fermate della metro limitrofe).

Si chiama Hotel Expo B Urban, è un 4 stelle che è stato ristrutturato da poco e ha una colazione grandiosa. Maggiori info le trovate sul loro sito: https://expohotelbarcelona.expohotels.com/it/

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