2 Ottobre 2014 • Nessun commento

Tratalias, il paese fantasma

Weekend in Italia

Ho in mente di scrivere questo post da tantissimo tempo: sono stata in questo posto incredibile a fine Giugno e invece mi ritrovo a parlarne a ottobre, quando l’estate è finita. Ma tanto questo tipo di luoghi si possono visitare sempre. Perché la Sardegna è bella tutto l’anno!

tratalias vecchia

Durante il mio soggiorno nel sud della Sardegna lo scorso giugno, fra una giornata in spiaggia e una in aula, ho trovato il tempo, grazie ai gentilissimi proprietari di Ca’ de Anna, di scoprire e visitare un paese del quale ignoravo l’esistenza: Tratalias.

Siamo nel Sulcis, nel sud della Sardegna, una terra poco nota a noi continentali, ma ricca di storia e tradizioni. Qui, a poco più di 1 ora di distanza da Cagliari e circa 20 minuti dall’isola di Sant’Antioco e da Carbonia, c’è un borgo incredibile.

Schermata 10-2456933 alle 21.26.03

Lo chiamano anche il paese fantasma, perché è disabitato. O meglio, è stato abbandonato, ma oggi vive in qualche modo una seconda vita. Cos’è successo?  Negli anni ’50 a seguito della costruzione di una diga e del successivo lago artificiale di Monte Pranu, le case divennero pericolose e così negli anni ’70 fu deciso di ricostruire il paese un po’ più in là. Il paese si svuotò ma gli edifici restarono pressoché intatti.

pozzo tratalias sardegna

Ma dopo un po’ di tempo il paese ha cominciato a vivere nuovamente, grazie ad un’attività di recupero turistica. Oggi intorno alla bella Cattedrale di Santa Maria di Monserrato – un bellissimo esempio di chiesa romanica, ricca di simboli esoterici – ci sono tutta una serie di laboratori e negozi artigianali che ripropongono i vecchi mestieri, oltre a un bel ristorante.

cattedrale tratalias

Due parole vanno dette sulla Chiesa di Santa Maria, un tempo cattedrale della diocesi di Sulcis: è stata costruita con pietre vulcaniche e calcaree nel 13esimo secolo. Ha 3 navate divise da arcate a tutto sesto e presenta come decoro ricorrente la foglia aguzza ricurva. Da segnalare la festa patronale Sa Festa Manna che si svolge nella settimana dell’Ascensione, con la processione della Vergine e il grande fuoco su fogaroni.

cattedrale santa maria monserrato tratalias sulcis

Fra tutte le botteghe artigianali, una mi ha molto colpito: il laboratorio di tessitura tradizionale. E’ gestita da una ragazza giovanissima, Arianna Pintus (il nome è tutto un programma!) che ha deciso di recuperare l’antica attività di filatura a mano.

arianna pintus che tesse al telaio

Si coltiva il lino, lo lavora dal seme fino a ottenere il tessuto, lo colora con erbe naturali e infine realizza bellissimi tappeti, sciarpe, copricapi, persino gioielli con un vecchio telaio. E’ incredibile la passione che dedica a questa attività che richiedere tantissimo tempo e pazienza. Vale la pena andare fin qui anche solo per vederla all’opera. E’ stata anche allieva di Chiara Vigo, nota in tutto il mondo per la lavorazione del bisso marino. Arianna vi sorprenderà per la gentilezza. Mi ha regalato un filo di lino che porto ancora legato al mio polso!

antico telaio sardo

Se la sua arte è antica, ha deciso però di comunicarla in modo moderno (mitica)!

Ha un blog: http://arjanas.blogspot.it/

Ha un negozio su Etsy: https://www.etsy.com/shop/arjanas

Ed è presente su Facebook: https://www.facebook.com/pages/Arj%C3%A0nas/594031933988330

C’è anche un gioco di parole fra il suo nome Arianna e le fate Janas che tessevano su telai d’oro.

Le potete scrivere a: info.arjanas@gmail.com

 

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