4 Ottobre 2012 • Nessun commento

Ancora un angolo di Elba da scoprire..

Mare

Non è certo la prima volta che vado all’Isola d’Elba (ne ho parlato qui, qui e qui). Stavolta ho accompagnato un’amica wedding planner che aveva organizzato, tramite Internet, un matrimonio fra una ragazza finlandese e un ragazzo argentino, intenzionati a sposarsi a Portoferraio.

Come a volte le coincidenze della vita impongono, i due ragazzi hanno deciso di sposarsi al Centro Laugier e poi fare un rinfresco aperitivo all’Enoteca in Fortezza, ovvero due dei luoghi da me conosciuti durante la BTO delle isole, alla quale presi parte come blogger nel 2010.

Allora era Maggio, stavolta era settembre, quindi sempre fuori stagione. Forse un momento adatto per scoprire meglio i piccoli tesori che l’Isola d’Elba può regalare.

Alla scoperta di Portoferraio

E’ stato bello e divertente girare con gli sposi (emozionati!) per le vie del centro storico di Portoferraio, cittadina troppo spesso sottovalutata, se non ignorata dai turisti che ogni anno si riversano sulle coste dell’Isola d’Elba. Al pari – se non meglio – di Capoliveri, offre scorci molto carini. Senza contare i resti della casa di Napoleone (finalmente in restauro) e dei vari Forti.
Passeggiare su e giù per le scalinate e i vicoli della vecchia città è stata una scoperta persino per me. Peccato i nuvoloni neri che hanno dato al tutto un tocco dark (però le foto in bianco e nero sono venute benissimo!).

Dopo la cerimonia (intima) siamo andati all’Enoteca in Fortezza per un aperitivo a base di spumante locale. Quel posto si conferma un angolo unico.

A pranzo invece ci siamo fermate in un ristorantino che all’apparenza poteva sembrare uno dei tanti, ma si è rivelato una scelta vincente. Ottimi gli spaghetti alle vongole veraci. I titolari sono veneti e infatti i vini bianchi vengono dal Veneto (e le grappe sono di Cividale del Friuli!). Peccato ci abbiano detto che finita la stagione venderanno tutto per aprire un nuovo ristorante a Padova. Spero che ci ripensino!

Per una volta mi sento di consigliare anche un posto per fare shopping: Spinnaker, uno dei tanti negozi affacciati sul porto. Hanno i grandi marchi (Paul & Shark, Penny Black…) che si trovano anche a Firenze, ma la differenza la fa la commessa, una simpatica signora che accoglie con gentilezza e competenza i clienti, dopo una vita a giro per il mondo (20 anni a Londra e poi a Firenze).

Un delizioso hotel a Sant’Andrea

Ma noi non abbiamo dormito a Portoferraio. Abbiamo deciso di spostarci a Sant’Andrea. Eravamo consapevoli che poteva essere un po’ scomodo perché fra le curve, i ciclisti e i furgoncini, ci vuole quasi 1 ora per arrivare da Portoferraio a S.Andrea (un po’ meno con la fantastica scorciatoia di via Costarella), ma eravamo intenzionate a vedere di persona l’Hotel Cernia Isola Botanica.


Ne avevo sentito parlare bene da più persone, blogger e siti vari, e avevo capito che era un albergo fuori dagli schemi. L’hotel Cernia Isola Botanica si trova in una delle zone col mare più bello di tutta l’Isola d’Elba: Capo Sant’Andrea, caratterizzato da scoglioni granitici piatti. Insomma non il posto per chi è spiaggia-dipendente (anche se c’è una piccola spiaggetta). Al contrario, è l’ideale per chi ama fare snorkelling. Comunque gli scogli sono cosi piatti e lisci, che basta avere un materassino e si sta bene.
Tornando all’hotel, da fuori può sembrare un normale albergo 3 stelle, come ce ne sono tanti sull’Isola, ma una volta entrati si scopre un mondo diverso. La cura, la grazia, la passione con cui Francesca ha caratterizzato questo posto è notevole.

Poesie scritte su foglietti lasciati qua e là, bastoncini di legno recuperati dopo le mareggiate, frutta e foglie di stagione usate a mo’ di decoro, mobili dallo stile provenzale, opere d’arte e libri, danno al tutto un’aria accogliente e artistica. Lo stabile, irregolare per i canoni alberghieri, si arrampica su un terrazzamento: laddove un tempo c’erano vigneti, oggi resiste ai capricci del meteo un incredibile giardino botanico di oltre 1000 metri; pensato dalla suocera di Francesca, che ha portato qui piante e alberi da ogni parte del mondo, per realizzare un eco-sistema unico al mondo, dove una rarissima felce indigena può convivere con una palma tropicale!


E fra piante rigogliose, bambù, alberi e fiori, trovano posto anche opere di vari artisti, che Francesca ospita con orgoglio, aprendone la visione anche ai non ospiti dell’albergo. Come questo buffo omino che sembra tuffarsi nel vuoto.


Altrettanta cura nella colazione (prodotti bio, marmellate fatte in casa, torte casalinghe…) e nella cena (abbiamo fatto mezza pensione), con piatti elaborati e raffinati, con ingredienti del territorio, arricchiti dalle erbe selvatiche che si trovano nei dintorni.

Che buona l’ombrina ricoperta di pancetta croccante su letto di julienne di cavolo rosso al finocchio e fettine di melone. Particolare il riso alla polpa di dentice mantecato con pesche, noci e liquirizia.

Ma la cosa che più ha stuzzicato i miei sensi: una panna cotta all’estratto di rosa, con profumo di nepitella (e la nepitella si sentiva!!). Divina. Insomma per una volta sono riusciti a non farmi andare al Rendez Vou a Marciana Marina.


Anche nelle camere è in corso una ricerca di personalizzazione piuttosto forte. Non tutte ancora, ma molte sono camere “artistiche” come la nostra, dove una poesia di Neruda campeggiava sull’enorme specchio, mentre rami e tronchi trovati sulla spiaggia sono stati utilizzati per decorare la stanza (mi sono innamorata del bastone per le tende ricavato da un bel tronco).

Insomma non credo sia un posto per tutti, ma decisamente indicato per chi ha l’animo sensibile per apprezzare un hotel diverso. Lo consiglierei come luogo per una fuga romantica!
Anche perché qui siamo in una zona dell’isola tranquilla, lontana dal caos di Marina di Campo, Capoliveri o Fetovaia. Qui il mare si puo’ godere con tranquillità anche in alta stagione (hanno un giardinetto privato sulla spiaggia). E grazie al comodo parcheggio, si potrebbe scordarsi di guidare per tutta la vacanza.

Peccato noi non siamo riuscite a fare il bagno, era un po’ freschino per noi (mica come i tedeschi che sguazzavano felici) ma torneremo!

Hotel Cernia – Isola Botanica
http://www.hotelcernia.it/

E ora la gallery del mio fine settimana all’Elba:

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