17 Marzo 2017 • Nessun commento

Napoli: toccata e fuga

Weekend in Italia

Dopo aver scritto il post con le prime impressioni di Napoli, continuo a parlare del mio viaggio partenopeo “toccata e fuga”, cercando di dare qualche dritta a chi, come me, per lavoro si ritrova in città meravigliose senza avere il tempo di fermarsi e visitarle con calma.
Mi piacerebbe poter visitare i musei con calma, ma anche se non ne ho il tempo, cerco comunque di godermi qualche scorcio o assaporare le specialità gastronomiche di un luogo. Perché rinunciare a gustarsi qualcosa di buono o sbirciare dentro una chiesa? Anche se poco, è pur sempre meglio di nulla.
A volte, come a Roma, mi scelgo una cosa o due da vedere. In questo caso, essendo completamente nuova della città, mi sono affidata ad amici.

Se la prima sera ho passeggiato nella centrale via dei Tribunali e dintorni (ne ho parlato nell’altro post), il secondo giorno ho potuto fare window shopping nella solare via Toledo, a braccetto con la mia migliore amica, che vive a Napoli da 4 anni.

Via Toledo

Via Toledo è una via lunghissima, oltre 1 km, costruita nel 1500 lungo il percorso dell’allora cinta muraria, che oggi non c’è più. Cambia anche nome (via Roma) ed è una delle strade dello shopping, in parte pedonale, menzionata anche da Stendhal e Melville. Alcuni bei palazzi si affacciano su questa strada, che ha visto anche ospiti illustri fermarsi in queste case.

via toledo napoli

Parte da piazza Trieste e Triente e arriva fino al Museo Archeologico (anche se tecnicamente finisce in piazza Dante), tagliando questa parte della città in due. Da un lato si scende verso il mare, dall’altro ci sono i famosi quartieri spagnoli, nei quali i turisti spesso hanno timore ad entrare.

quartieri spagnoli

A me hanno spiegato che la prima parte è assolutamente accessibile, con ristoranti e negozi frequentati da tutti. Ma viene sconsigliato di avventurarsi troppo in alto, nei vicoli più remoti, soprattutto se si ha l’aria del turista sprovveduto (cartina in mano, macchina fotografica a tracolla, ecc.).

Un consiglio: se avete tempo, scendete nella fermata della Metro Toledo aperta nel 2012: è bellissima, e recensita come una delle più belle al mondo. Sia il Daily Telegraph che la CNN la ritengono la più bella d’Europa.

La Galleria Umberto I

galleria-umberto-i-napoli

Da via Toledo sono entrata nella Galleria Umberto I che mi ha lasciata a bocca aperta. Capolavoro di fine ‘800, è una galleria coperta di vetro e ferro, che segna il punto di incontro di due strade, sormontata da una grande cupola vetrata; è decorata con statue, mosaici, stucchi che meriterebbero di essere ammirati con cura. Purtroppo c’è sempre una parte sotto restauro, anche dopo il terribile incidente che causò la morte di un ragazzo 3 anni fa.

galleriaumberto-napoli

Sono sbucata davanti al Teatro San Carlo, annotandomi il fatto che si può visitare anche senza assistere a uno spettacolo (la visita dura 45 minuti e costa circa 7 euro). Bello anche il bar sotto il teatro: Scaturchio. Molto grande e luminoso, ideale per uno spuntino prima o dopo gli spettacoli. E’ gestito dallo stesso Scaturchio che ha il laboratorio di sfogliatelle in piazza San Domenico Maggiore.

Piazza del Plebiscito

piazza-plebiscito-napoli

Da lì arrivare a Piazza del Plebiscito è un attimo. La grande piazza che ha assunto questo nome dopo il 1860 – prima si chiamava Largo di Palazzo – ti accoglie avvolgendoti come due grandi braccia, con al centro la Basilica di San Francesco di Paola, splendido esempio di architettura neoclassica, e di fronte il palazzo Reale, con le nicchie dei Re di Napoli.

palazzo reale napoli

E’ una piazza simbolo di Napoli, che ha vissuto tante vicende storiche per la città e i napoletani, a partire dalle feste e celebrazioni. Ho letto alcune storie raccrapiccianti su usanze un po’ macabre che spingevano il popolo più bisognoso ad azzuffarsi per accaparrarsi vivande e bestiame, attorno a fantasmagorici alberi della cuccagna.

piazza-del-plebiscito-napoli

Oggi è una placida piazza, nuovamente pedonale, dove tuttalpiù sopravvivono buffe tradizioni come quella di provare ad attraversarla ad occhi chiusi dal palazzo alla chiesa, per vedere se si riesce ad andare a diritto (pare sia impossibile!).

L’area è piuttosto ben tenuta, con il palazzo Reale restaurato da poco: non a caso segna l’inizio della passeggiata dello shopping più di lusso: Chiaia, e poi via Poerio, via Calabritto… insomma quelle strade dove trovate negozi di Louis Vuitton, Gucci, Cartier….

Da piazza del Plebiscito ho potuto anche affacciarmi sul lungo mare e dare un saluto al Vesuvio.

Un buon caffé

Se siete in piazza del Plebiscito fermatevi per un caffè da Gambrinus, un bellissimo bar Liberty, che rientra nei locali storici d’Italia, dove c’è l’usanza del caffè sospeso. Oppure poco più avanti al caffè del Professore.

caffe-gambrinus

A Napoli il caffè può essere servito in tanti modi, molte persone qui lo preferiscono con la tazzina calda – che è veramente bollente! – se lo volete con tazza “normale” specificatelo. Fanno anche distinzione fra caffè macchiato e schiumato. E non zuccheratelo, perché spesso lo è già. In ogni caso, è talmente buono che non è necessario aggiungere niente.

caffe-tazzina-gambrinus-napoli

La pizza fritta

E se siete in zona, come non assaggiare la famosa Pizza fritta di Zia Esterina Sorbillo? C’è un po’ di attesa, ma scorre. Lo spazio è piccolo: si entra nel locale, passando accanto ai ragazzi che friggono, si giunge alla cassa, si ordina, si paga e si riceve un numerino per l’ordine.

sorbillo-pizza-fritta

In parte le persone attendono in coda dentro, in parte sparpagliate fuori, tanto c’è un contatore che chiama il numero.
Non ci sono tavoli nè dentro, nè fuori, ma solo degli appoggi all’esterno. La gran parte delle persone mangia in piedi sul posto, qualcuno porta a casa. Se piove immagino ci si bagni…!!!
Quella con i ciccioli ottima. Il costo è di 3.50 €.

nelli e la pizza fritta

Le sfogliatelle: Pintauro o Attanasio?

Ogni volta che si parla di cibo troverete qualcuno che vi consiglierà su dove andare. Sulla pizza ho avuto più occasioni di verificare che ognuno ritenga che la pizza più buona la fanno nel posto X anziché nel posto Y.

sfogliatelle-frolle

Anche sulle sfogliatelle ferve il dibattito su dove si trovino le più buone. E se sia meglio la sfogliatella riccia o frolla. Fra i nomi storici il dilemma è Pintauro o Attanasio. Per non sbagliare le ho provate entrambe!

Attanasio – sfogliatelle frolle

Il primo giorno mi sono fermata da Attanasio, vicino alla stazione dei treni (Garibaldi). Oltre alle sfogliatelle e ai babà, qui è famosa anche la pastiera.

forno attanasioIo ho fatto il bis di sfogliatelle. Se avete la fortuna di mangiarle calde, appena sfornate, non ve le scorderete. Io ho mangiato una delle sfogliatelle frolle più buone della mia vita. Anche portata a casa, dopo 3 ore di treno, erano ancora ottime.

antico-forno-attasio

Apertura: dalle ore 6.30 alle ore 19.30. Leggete sul sito la divertente storia dell’origine della sfogliatella napoletana.

Pintauro – sfogliatelle ricce

sfogliatelle-pintauro

Il secondo giorno invece ho provato Pintauro, perché era proprio di strada (via Toledo). Anche stavolta bis e in questa occasione mi ha entusiasmato la sfogliatella riccia! Il costo è di 2 € ciascuna, quindi non è il prezzo a farvi scegliere.

sfogliatelle

Se proprio devo dire la mia preferisco Attanasio, ma sono buone entrambe.

Una informazione importante per i non napoletani: questi due luoghi sono pasticcerie, non bar. Perciò se pensate di andarci per fare colazione non è il posto ideale. Se avete questa intenzione, vicino alla stazione c’è un posto dove trovare sfogliatelle, e bancone del bar, di fronte al fast food, accanto alla profumeria … Certo non buone come quelle sopra, ma in questo caso potete abbinarle a un buon caffè o cappuccino!

Dove dormire

Se siete indecisi su dove dormire, oltre al centro storico consiglio San Ferdinando, Chiaia, Vomero e  Posillipo. Fatevi un giro qui per vedere le offerte di hotel e appartamenti.

Dove mangiare una buona pizza a Napoli

Per i consigli gastronomici ho chiesto al mio amico Sabino, vero gourmet, nonché campano di nascita. Mi ha suggerito quei posti dove la pizza è stata riconosciuta come la migliore da guide autorevoli… perché se vi farete consigliare da qualcuno che vive a Napoli, vi dirà che quella che conosce lui è sicuramente la migliore!!!!

Ecco la lista delle migliori pizzerie a Napoi:

  • Eccellenze campane (Guglielmo Vuolo)
  • 50 Kalò(Ciro Salvo)
  • Pizzeria La Notizia (Enzo Coccia)

Detto questo, dove cascate, cascate bene.
Io ho mangiato dal Presidente, che ho trovato un po’ turistica, basta guardare le foto di vip alle pareti, ma era comunque buona.

pizza-dal-presidente

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